#dietrolospettacolo: giocare è sovvertire.
- Nouvelle Plague Teatro
- 20 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
“Giocare vuol dire capire, quindi conoscere e memorizzare tante cose che possono essere utili per la creatività: perché il gioco comporta il coinvolgimento di tutto l’individuo, tutti i suoi sensi.”
[Bruno Munari, 1992]
Se si vuole imparare a resistere alle avversità, coltivare e difendere la propria serenità interiore, essere pronti a reagire e creare nuove prospettive per il futuro – oggi più che mai poco rassicurante – c’è bisogno di potenti mezzi. Ecco, quel che vado a consigliarvi non ha per nulla l’aspetto di un potente mezzo; vi assicuro però che la sua forza è smisurata!
Si tratta del volumetto Le Macchine di Munari. Sulla retrocopertina di questo libro – a lungo ritenuto solo per bambini – il lettore troverà l’indicazione “Da 10 anni in poi”. In poi, per l’appunto. Il gioco è l’unica terapia che l’essere umano non dovrebbe smettere mai: di facile assunzione e immediati benefici, piace a tutte e tutti, prima e dopo i pasti. L’autore, Bruno Munari, al gioco e alla creatività ha dedicato la propria vita e, attraverso opere come questa, insegnato a praticarli.
Di che si tratta, dunque? Un campionario degli oggetti più indispensabili e fini a se stessi che siano mai stati concepiti dall’umano ingegno! Ogni articolo è presentato con precisi coloratissimi schemi illustrati corredati dalle istruzioni per l’uso, redatte da un fantomatico venditore porta-a-porta puntualissimo, efficientissimo, eloquente e suonato come pochi. Apritegli, invitatelo a entrare e mettetevi comodi: imparerete ad addomesticare le sveglie e mortificare una zanzara, a prevedere le aurore e rendere musicale il vostro singhiozzo!
Le Macchine di Munari è un piccolo libro audace e coraggioso pubblicato per la prima volta nel 1942, nel pieno di una guerra orribile, in un’Italia violenta: il dolcissimo sforzo di un ex futurista amante della pace compiuto per offrire una via di fuga ai bambini di tutte le età (anagrafiche, storiche, geologiche).
Tra le difese essenziali per reagire ai tempi bui non dimentichiamo mai la Fantasia: se c’è una parte dell’animo umano difficilmente imbrigliabile è proprio questa. Bruno Munari, mostrandoci le regole del gioco e poi invitandoci a trasgredirle, ci allena a risvegliarla, lasciarla agire, nutrirla per restare – sempre, in ogni condizione – liberi. Immaginare senza confini vuol dire poter capire a fondo le cose del mondo; giocare vuol dire esperienza di vita.
La lettura è raccomandata in compagnia, a voce alta.
Davide Simonetti
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